E’ importante lo stop alle oliere truccate nei ristoranti che potranno servire l’extravergine solo in
bottiglie dotate di tappo antirabbocco per evitare che possano essere “allungate” o addirittura
riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario. E’ quanto
afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente
l’emendamento approvato sul tappo “antirabbocco” alla legge Comunitaria in discussione
nell’aula della Camera che ha anche approvato l’aumento del contenuto minimo di succo di
frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento.
“Nel rispetto della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo
di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa” ha affermato il
presidente della Coldiretti nell’apprezzare “la decisa svolta dell’Esecutivo che si è dimostrato
vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori”. Si tratta di salvaguardare
prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che - sottolinea Moncalvo -
offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato
nazionale che possono offrire importanti sbocchi occupazionali nel Mezzogiorno in cui piu’
duramente si sta facendo sentire la crisi.
La norma approvata prevede che – sottolinea la Coldiretti - gli oli di oliva vergini proposti in
confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono
essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di
idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che
la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il
riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta. Un deciso stop alle
truffe e agli inganni viene dunque posto dalla legge comunitaria che - continua la Coldiretti - ha
anche innalzato la percentuale di succo di frutta nelle bibite gassate prodotte in Italia. E’ stata
sconfitta - sostiene la Coldiretti - la lobby dei furbetti dell’agroalimentare che fanno affari con le
aranciate senza arance e cercando di spacciare in ristoranti, pizzerie, mense e bar come
extravergine italiano prodotti che nulla hanno a che fare con la realtà produttiva nazionale.
Negli ultimi trent’anni - conclude la Coldiretti - il frutteto italiano si è ridotto del 28 per cento ed
oggi puo’ contare su appena 321mila ettari coltivati a melo, pero, pesco, albicocco, arancio,
limone e agrumi e piccoli frutti ai quali si aggiungono 1.110.706 ettari coltivati ad ulivo anche
essi in forte calo.