2 Dicembre 2016
VINO: MENO SCARTOFFIE CON IL VIA LIBERA DEFINITIVO AL ‘TESTO UNICO’

Ravenna, prima provincia in regione per superficie vitata, non può che brindare all’indomani del via libera del Parlamento alla legge sulla semplificazione del settore vitivinicolo, approvata a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari, atto fondamentale per tagliare quella burocrazia in eccesso che per i nostri produttori agricoli significa sperpero di tempo e denaro. Il nuovo Testo Unico, che metterà in condizione di esprimersi nel migliore dei modi il dinamismo e la professionalità dei vitivinicoltori di una delle province leader nella produzione, consente di abbattere del 50 per cento le ore-lavoro dedicate a quel surplus di pratiche e scartoffie che rallentavano l’attività in campagna. Il Testo Unico porta alla semplificazione di comunicazioni ed adempimenti a carico dei produttori, alla revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, alla introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero, misure - queste ultime - richieste a gran voce proprio da Coldiretti Ravenna.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le misure principali contenute nel provvedimento.

• Inserite innanzitutto due importanti semplificazioni: la prima, per le aziende con produzioni fino a 50hl, per quanto riguarda gli obblighi di tenuta dei registri di cantina cha amplia la portata del Decreto Legge “Campolibero”. La seconda interesserà tutti i produttori, rendendo più agevole l’avvio del processo di dematerializzazione dei registri di cantina, semplificando le modalità per usufruire di una tempistica più adeguata.

• Viene costituito lo strumento informatico unico, semplificato e coordinato nella gestione degli adempimenti.

• Il sistema di certificazione e controllo dei vini a Do/Ig viene modificato al fine di perseguire maggiore efficacia ed efficienza. Viene semplificato il sistema di analisi dei rischi con la riduzione dei campionamenti.

• È stata recepita anche la proposta fortemente voluta da Coldiretti di rendere pubblici sul sito internet dell’Agenzia delle dogane i dati sulle importazioni di vino e dei prodotti vitivinicoli, specificando tipologie di prodotto, imprese e quantità.

• Il testo mantiene poi la formulazione di vitigno autoctono italiano individuando una definizione e il legame con le produzioni a Do/Ig. E’ particolarmente importante anche per sostenere la battaglia che l’Italia sta portando avanti a Bruxelles per la tutela delle varietà di uva da vino che fanno parte del nome delle nostre denominazioni di origine.

• Si chiarisce che per i vini a DO o IG, etichettati con due o più varietà, le varietà possono essere menzionate solo se presenti in percentuale non inferiore al 15%. La previsione costituisce una importante regola per la corretta informazione dei consumatori, per non fare utilizzare nomi di vitigni pregiati, particolarmente attrattivi, non effettivamente presenti in quantità adeguata (come si è verificato in questo ultimo periodo per Pinot Grigio e Vermentino).

• In tema di sanzioni, infine, sono state diffusamente recepite le proposte di Coldiretti per differenziare le multe in relazione alla reale gravità e pericolosità sociale delle violazioni anche operando sulle soglie di tolleranza.

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