22 Agosto 2016
Glifosate, dal 22 agosto in vigore i nuovi divieti

Il Ministero della Salute ha disposto la revoca delle autorizzazioni all’immissione in commercio e modifica delle condizioni d’impiego di alcuni prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva Glifosate a partire dalle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie e dal divieto d’uso in campagna in pre-raccolta “al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura". Nel rendere noti i contenuto del decreto del Ministero della Salute in vigore dal 22 agosto Coldiretti sottolinea la "necessità che le misure precauzionali riguardino coerentemente anche l'ingresso in Italia di prodotti stranieri trattati con modalità analoghe, come il grano proveniente dal Canada dove viene fatta un uso intensivo di glifosate proprio nella fase di preraccolta". Il Decreto, inoltre, ordina la revoca, sempre a partire da oggi, della “autorizzazione all’immissione in commercio ed impiego dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate ed il coformulante ammina di sego polietossilata, sostanze sospettate di essere cancerogene. Con questa scelta l’Italia si conferma all’avanguardia in Europa e nel mondo nelle politiche rivolte alla sicurezza alimentare ed ambientale e al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. Ma allo “stesso tempo – ammonisce il Presidente Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli – “non saremo all’altezza nella difesa dei cittadini se non verranno bloccate le importazioni dai Paesi che continuano ad utilizzare il glifosate in preraccolta. Per questo ora vanno quanto prima bloccate le importazioni di prodotti stranieri trattati come il grano, utilizzato per la pasta, proveniente da Usa e Canada dove viene fatto un uso intensivo del glifosate proprio nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire ‘artificialmente’ un livello proteico elevato”.

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