Fattibilità tecnico-economica e prospettive reddituali dell’agricoltura biologica e organica applicata al territorio ravennate: questo il tema chiave della terza tappa di Visti da Vicino 2015, ciclo di incontri con i protagonisti dell’economia e dell’agricoltura promossi dai Giovani di Coldiretti Ravenna. Giovedì sera, nella sede Coldiretti di Russi, Luca Fagioli e Fabio Pelliconi, dell’Area Ricerca e Sviluppo del Centro di Saggio del Consorzio Agrario di Ravenna, davanti ad una platea composta in larga parte da agricoltori under 40, hanno fatto un ampio excursus sulle potenzialità dell’agricoltura biologica, settore per ora solo parzialmente esplorato dalle aziende del ravennate, nonostante l’Italia sia il primo paese europeo per produzioni biologiche e nonostante la richiesta del mercato, in un quadro globale negativo, sia in costante aumento. Dopo l’introduzione del Delegato Giovani Impresa Marco Gambi, che una volta sottolineato l’appeal crescente del biologico nell’opinione pubblica, ha inquadrato l’incontro come “il punto di partenza dal quale potrà scaturire un ragionamento più approfondito e concreto con le giovani aziende interessate ad investire nel settore”, Luca Fagioli ha subito messo le cose in chiaro definendo la produzione biologica “altamente rispettosa dei cicli vitali naturali e soggetta ad un limitato intervento esterno dell’uomo, quindi niente pesticidi, no Ogm e autoproduzione di fertilizzanti e materie prime per alimentare il motore ‘verde’ dell’azienda. Dopo aver fornito anche un quadro nazionale delle produzioni biologiche – 45mila le aziende a marchio bio che operano lungo lo Stivale – Fagioli ha spiegato tecnicamente come entrare nel registro delle imprese biologiche e, coltura per coltura, come difendere naturalmente le proprie produzioni. Di difesa colturale in regime biologico, in particolare del passaggio dalla chimica alla biochimica applicata all’agricoltura si è poi occupato Fabio Pelliconi che, con competenza e semplicità, ha illustrato le ultime innovazioni studiate dall’Area ricerca e sviluppo del Consorzio Agrario. Da ultimo, non sono mancate le tante richieste di delucidazioni relative alla fattibilità e sostenibilità economica della ‘conversione’ biologica di produzioni tradizionali, in particolare con un focus sulle rese in campo necessarie a garantire un margine reddituale adeguato al produttore che decide di investire nel biologico.
14 Febbraio 2015
AGRICOLTURA BIOLOGICA E ORGANICA






