Con Delibera Num. 1467 del 04/09/2023 la Regione Emilia Romagna ha approvato il bando unico regionale che dà attuazione nell'anno 2023 al Tipo di operazione 5.2.01 “Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche e eventi catastrofici” del P.S.R. 2014-2020.
L'ammissibilità dell'intervento è subordinata al soddisfacimento delle seguenti condizioni:
- nesso causale diretto tra l’evento calamitoso considerato e il danno subito dall’impresa;
- il danno deve risultare pari o superiore al 30% del potenziale agricolo interessato, con riferimento ad ogni singolo intervento di ripristino e in riferimento alla tabella n. 1 sotto riportata, che determina le modalità di valutazione della soglia del danno ai fini dell’ammissibilità. Gli investimenti sono commisurati al ripristino della capacità produttiva esistente prima del fenomeno calamitoso cui fa riferimento il presente bando.
Tra la documentazione da predisporre è prevista la perizia asseverata redatta da professionista abilitato (da caricare nella specifica sezione “gestione documentale” del fascicolo anagrafico aziendale, tipo documento EA.16 - Alluvione - relazione sui danni).
Ricopre quindi un ruolo assolutamente centrale la perizia asseverata, la quale deve essere compilata nel seguente modo:
Le perizie asseverate, redatte da tecnici abilitati, devono descrivere in modo dettagliato con adeguata documentazione tecnica e fotografica i beni immobili/mobili strumentali, scorte vive e prodotti di scorta distrutti e/o danneggiati e la loro ubicazione, il nesso di causalità diretto tra il danno subito e gli eventi calamitosi, seguendo lo schema di cui all’Allegato 2 al presente bando (SCARICABILE CLICCANDO QUI DGR 1467 del 04_09_2023) la stima della % di danno subita in accordo alla Tabella n. 1) e il costo relativo al ripristino o al riacquisto del potenziale produttivo distrutto.
Le perizie asseverate devono altresì dimostrare la necessaria coerenza degli acquisti/interventi previsti con i beni danneggiati/distrutti descritti nella perizia stessa, nonché la stretta correlazione intercorrente tra il piano di ripristino o riacquisto e il riavvio dell’attività produttiva.
Attenzione: Laddove una impresa sia in possesso di una perizia redatta in seguito al verificarsi dell’evento calamitoso ma prima della pubblicazione del presente bando, è possibile utilizzarla a condizione che venga integrata con informazioni eventualmente mancanti.
N.B.: E’ il perito che deve accertare che la soglia del danno sia uguale o superiore al 30% di cui alla tabella n. 1) sopra riportata.
L’azienda oggetto di intervento deve risultare collocata nell’ambito dei territori interessati dall’evento riconosciuto eccezionale con D.L. del 1° giugno 2023, n. 61 convertito con Legge 23 luglio 2023, n. 100, così come individuati dalle delimitazioni che saranno approvate dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste su proposta della Regione, di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1430/2023 e successive modifiche/integrazioni.
Nel caso di danni a beni mobili in azienda agricola costituita anche da UTE esterne all’area delimitata, la perizia dovrà dimostrare che il bene distrutto era utilizzato nel processo produttivo svolto nell’UTE interessata dall’evento calamitoso.
Per gli interventi di ripristino/sostituzione, con riferimento alla domanda di sostegno, sono definiti i seguenti limiti di importi:
- spesa minima ammissibile è pari ad euro 10.000,00 di danni accertati, al netto dell’IVA;
- spesa massima ammissibile è pari a: euro 2.000.000,00 di danni accertati, al netto dell’IVA.
L’aliquota di aiuto è pari al 100% dell'investimento ammissibile.
Le risorse finanziarie allocate a favore del presente bando ammontano ad Euro 15.000.000.
Investimenti AMMISSIBILI:
- Acquisto di impianti, macchinari, attrezzature in sostituzione di quelli danneggiati o distrutti, o il ripristino degli stessi. Nel caso in cui il bene risulti ripristinabile sarà ammissibile l’intervento di ripristino; qualora il costo di ripristino risulti superiore al 70% del costo di sostituzione del bene stesso sarà ammissibile la sostituzione. In caso di sostituzione dei beni danneggiati/distrutti, i nuovi beni dovranno possedere caratteristiche analoghe in relazione alla potenzialità produttiva di quello sostituito (tolleranza del +10% rispetto agli indicatori caratteristici della categoria considerata – es.: potenza nel caso di trattrici, etc.) o inferiori;
- Ripristino di miglioramenti fondiari (es. impianti frutticoli, olivicoli, di arboricoltura da legno e vigneti, impianti irrigui fissi, sistemi di drenaggio, ecc..) e della fertilità dei suoli;
- Ripristino viabilità poderale, limitatamente a quella per la quale la proprietà o altro titolo di possesso è riferita all’impresa agricola, con esclusione di quella ad uso pubblico;
- Ripristino del potenziale produttivo quale scorte vive e morte, danneggiate o distrutte;
- Spese tecniche generali come onorari di professionisti o consulenti, in misura non superiore al 10% dell’importo ammissibile delle precedenti voci, calcolate nel rispetto di quanto previsto nel Prezzario regionale per opere ed interventi in agricoltura vigente.
Ai sensi dell’art. 60 del Reg. (UE) n. 1305/2013 saranno considerate ammissibili tutte le spese sostenute a partire dal 01/05/2023, data di inizio dell’evento calamitoso stabilita dalla Legge 31 luglio 2023, n. 100.
Le domande di sostegno potranno essere presentate sul SIAG a decorrere dalla data che sarà pubblicizzata sul sito web della Regione Emilia-Romagna portale Agricoltura e fino alle ore 13.00.00 del 15/01/2024.
Fino alle ore 13.00.00 del 22/01/2024 è consentita l’integrazione della domanda, esclusivamente per sanare situazioni in cui, per errore, i documenti sebbene già caricati risultino incompleti e/o errati, con le modalità procedurali definite da Agrea.