Al Cibus appello della Consulta agricola di Coldiretti regionale
Garantire la giusta reddittività ai produttori di ortofrutta. È la priorità indicata dal Presidente di Coldiretti Ravenna e vicepresidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Dalmonte, in occasione della Consulta agricola di Coldiretti regionale svoltasi oggi al Cibus di Parma alla quale hanno preso parte anche l’Assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, Adriano Aldrovandi, Presidente della Aop UnaPera, Aldo Rizzoglio, Presidente di PatFrut, Maurizio Marangon, responsabile ortofrutta FdAI (Firmato dagli agricoltori italiani) e i componenti della commissione ortofrutta di Coldiretti Emilia Romagna.
“Il quadro delle produzioni ortofrutticole – ha spiegato Dalmonte – è pesante e va ripensato”. Per il vicepresidente di Coldiretti ER bisogna fare in modo che il valore delle produzioni agricole rimanga agli agricoltori.
Maurizio Marangon ha detto che l’obiettivo di FdAI è quello di garantire il protagonismo del produttore, e la valorizzazione del territorio di provenienza dell’ortofrutta, mentre Adriano Aldrovandi ha ricordato come UnaPera, dalla sua fondazione, si sia occupata di puntare sulla qualità e sui servizi. “È molto importante, in tal senso – ha aggiunto – il sostegno economico da parte della politica, così come investire in ricerca varietale”.
“In questo periodo di crisi le sovvenzioni della Regione sono state vitali per mantenere in piedi il settore. È fondamentale ora ragionare su una programmazione in prospettiva per mantenere in salute il comparto” ha detto Aldo Rizzoglio, mentre l’Assessore Mammi ha annunciato la convocazione a metà aprile del tavolo regionale sull’ortofrutta con le Op e la consulta agricola per fare il punto della situazione e riprendere le proposte per far ripartire il settore in Italia. “È necessaria un’operazione di sburocratizzazione del sistema – ha detto Mammi – così come è fondamentale investire nella gestione delle risorse idriche, potenziando il sistema degli invasi aziendali e la ricerca: se l'Europa mette nuovi divieti sui prodotti di difesa, deve anche trovare soluzioni alternative per salvare le produzioni in campo”.
“Apprezziamo l’impegno della Regione nell’affrontare le criticità emerse, dai cambiamenti climatici alla difesa attiva delle produzioni – ha concluso Dalmonte – le risorse aggiuntive in tal senso sono fondamentali così come fondamentale è l’appoggio che l’Istituzione pubblica ha sempre garantito nel percorso di trasparenza e difesa identitaria della nostra ortofrutta che Coldiretti ha avviato da decenni e che è culminato proprio ieri nel DDL contro il cibo sintetico approvato dal Governo”.