“Etica & Economia - Una convivenza difficile ma non impossibile”. Questo il tema affrontato lunedì 8 febbraio a Villa Savoia di Glorie da Giovani Impresa Coldiretti Ravenna e sezione Coldiretti Ravenna Nord nell’ambito dell’iniziativa “Visti da vicino 2010”, terza edizione della rassegna di incontri di approfondimento promossi dalla Coldiretti “under 30” capitanata da Franco Zini.
Ospiti dell’incontro l’Arcivescovo della diocesi di Ravenna e Cervia monsignor Giuseppe Verucchi e il Segretario generale Coldiretti Dr. Franco Pasquali. Il dibattito, apertosi alle 20.30, è stato introdotto dalle parole del direttore di Coldiretti Ravenna Antonio Sangiorgi che ha sottolineato come la “necessaria e stretta interdipendenza tra etica e affari sia un tema importante con il quale la nostra società è chiamata a fare i conti quotidianamente”. Per Sangiorgi il “problema della finanza immorale” esiste ed è “sotto i nostri occhi ogni singolo giorno”. Come uscire, quindi, da quello che non sembra altro che un vicolo cieco? “Tendendo ogni singolo giorno, nel nostro piccolo, al bene comune, così come è scritto nella Costituzione e così come ha indicato papa Benedetto XVI nella sua enciclica” - ha concluso il direttore Coldiretti prima di lasciare la parola ai relatori della serata.
Sulla medesima linea d’onda l’intervento del presidente provinciale Coldiretti Massimiliano Pederzoli: “Veniamo da un anno di grandi crisi - ha esordito Pederzoli - molte aziende chiudono, milioni di posti di lavoro sono scomparsi. Pochi, però - ha proseguito il presidente - hanno dimostrato di aver capito la ’lezione’, cioè che il mondo non può vivere e pretendere di avere un futuro se non lascerà le strade della finanza troppo ’creativa’ e senza regole per imboccarne altre un pò più sobrie, basate su principi di correttezza, di trasparenza, di non prevaricazione”. La parola è passata poi al primo ospite della serata, l’arcivescovo Verucchi, che ha subito messo le cose in chiaro catalizzando l’attenzione della nutrita platea: “Tra etica ed economia la convivenza è indispensabile se vogliamo il bene della persona, della famiglia, della società, dell’impresa. Senza etica - ha sottolineato monsignor Verucchi - non siamo più liberi, bensì più soli, in balia di una dittatura culturale che trova la propria forza nei media”. La conclusione dell’arcivescovo è una sorta di richiamo-appello all’uomo moderno: “Dobbiamo finirla di farci condizionare dal potere, finiamola di pensare che è lecito solo ciò che produce guadagno e non più l’agire con onestà”.
Dalla visione religiosa a quella più “laica” del segretario generale Coldiretti Franco Pasquali: “Abbiamo l’opportunità e l’obbligo di riscrivere noi stessi ritornando alla moralità e all’umiltà, valori da urlare con forza, valori che Coldiretti cerca di declinare ogni giorno insistendo sul significato del prodotto, dell’impresa familiare, di un nuovo e diverso rapporto col consumatore, con l’ambiente: questo è il modello di sviluppo Coldiretti, un originale modello di sviluppo tutto italiano da proporre al Paese e da esportare all’estero come antidoto alla crisi e del quale andare fieri”.