21 Settembre 2015
expo 2015

Il cibo come bene comune, come frutto del lavoro dei veri agricoltori, è quello che Coldiretti, dal giorno dell'inaugurazione, ha portato e sta portando sul palcoscenico globale dell'Expo di Milano.
Attraverso le storie e i volti dei veri protagonisti, gli imprenditori agricoli di tutta Italia che animano quotidianamente il Padiglione 'No Farmers, no party', Coldiretti racconta al mondo intero l'Italia delle Mille Campagne e soprattutto la grande capacità di innovazione della nostra agricoltura da primato. Coldiretti Ravenna sarà nuovamente protagonista ad Expo offrendo la possibilità di essere presente all’Esposizione Universale a chi quotidianamente si mette in gioco scommettendo sul proprio lavoro, la propria cultura imprenditoriale, il proprio ingegno.

Nella giornata di domani, 22 settembre, nell'ambito della settimana di eventi e degustazioni che vede protagonista l'agricoltura dell'Emilia-Romagna (dal 21 al 27 settembre presso il Padiglione Coldiretti 'No Farmers No party) Coldiretti Ravenna propone un ricco programma che vedrà le tradizioni contadine e culturali del territorio 'sposare' l'innovazione in agricoltura.
Saranno proprio le eccellenze agroalimentari della nostra provincia, ma anche le esperienze dei produttori raccontate in prima persona alle migliaia di visitatori dell'esposizione universale, le protagoniste non solo all'interno del padiglione Coldiretti, accessibile dall’Ingresso Sud, ma anche lungo il Cardo.
La giornata sarà dedicata inizialmente al tema della sicurezza alimentare, con il convegno promosso dall’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura guidato dal sostituto procuratore Gian Carlo Caselli. I falsi prodotti agroalimentari italiani in giro per il mondo superano le esportazioni del made in Italy. Si va dalle imitazioni dei prodotti più famosi, molti dei quali proprio dell’Emilia Romagna, dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma per arrivare ai vari prodotti e piatti della cucina, molti dei quali inventati e spacciati per veri italiani con l’aggiunta di nomi e colori che richiamano il nostro Paese. Alle 11.15, nel padiglione, la questione dell’Italian sounding verrà trattata alla tavola rotonda “Essere Italiani o sembrare Italiani: italian sounding e tutela del made in Italy”. Interverranno Mauro Tonello, presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Giancarlo Caselli presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla Criminalità nell’agricoltura e sul Sistema agroalimentare.

Si proseguirà con un ricco programma che vedrà le tradizioni agricole e culturali del nostro territorio 'sposare' l'innovazione in agricoltura. Lungo il Cardo gli sbandieratori del Palio del Niballo accoglieranno i visitatori fin dal mattino tra coreografie e musiche medievali mentre l'Associazione Il lavoro dei Contadini proporrà laboratori per tramandare al mondo le antiche tradizioni della campagna ravennate. Non mancheranno appuntamenti dedicati ai frutti della terra con i produttori di olio Brisighello, primo olio italiano ad ottenere la Dop, che faranno assaggiare l'oro delle colline al piano terra del Padiglione Coldiretti, mentre gli agrichef degli agriturismi Campagna Amica presenteranno insieme agli allevatori ravennati alcuni piatti realizzati con la pregiata carne di razza bovina Romagnola. Poi un momento dedicato all'arte e all'agri-marketing con la presentazione del progetto 'Mosaico Divino', bottiglie che sono opere d'arte dentro e fuori, ma anche un focus sul mondo del miele e sugli apicoltori custodi di biodiversità e ancora degustazioni, eventi ed animazioni.

“Noi di Coldiretti Ravenna non potevamo certo farci scappare questa occasione, questa chance vitale di porre sul palcoscenico globale dell'Expo il meglio del cibo che quotidianamente viene prodotto dai nostri imprenditori – commenta il Presidente provinciale Massimiliano Pederzoli - dando la possibilità di presentare il frutto del loro speciale lavoro anche a quelle aziende che con le proprie forze non ci sarebbero riuscite, portando a Milano la loro freschezza, la loro qualità, le loro origini, il loro impegno per rappresentare la storia, le genti, i luoghi da cui da arrivano”.

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