E’ stata presentata al Cibus di Parma “Filiera Italia”, la nuova realtà associativa che unisce, per la prima volta, la produzione agricola e l’industria italiana. Al centro la difesa dell’eccellenza, l’unicità e l’autenticità del modello agroalimentare italiano, che fonda il suo successo sul legame intimo e virtuoso fra Industria e produzione agricola. Per l’occasione era presente anche il Commissario all'agricoltura Phil Hogan, che ha avuto un confronto con i vertici dell’associazione, che vede Luigi Cremonini nella carica di presidente, mentre vicepresidente è Vincenzo Gesmundo, Segretario generale della Coldiretti e consigliere delegato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare. Paolo De Castro è il presidente del Comitato scientifico. “Filiera Italia è una unione che nasce per difendere la distintività del cibo italiano e contrastare gli spettri che si aggirano in Europa - ha affermato Gesmundo - a partire dall'etichettatura a semaforo che, nei supermercati inglesi, segnala col semaforo verde l'olio di colza, mentre l'olio extravergine d'oliva ha il rosso. Esiste poi per noi la necessità di diventare 'Sistema Italia' nei negoziati per la revisione della Pac a difesa dell'eccellenza, l'unicità e l'autenticità del modello agroalimentare italiano, che fonda il suo successo sul legame intimo e virtuoso fra Industria e produzione agricola”. A preoccupare Filiera Italia nell’attuale fase di crisi è la mancanza di una presenza italiana autorevole a livello internazionale dove si giocano interessi rilevanti per l’agroalimentare Made in Italy. Un settore che pesa per il 17% sull’economia italiana e che è la seconda voce del Pil nazionale. I tagli al bilancio comunitario, appena annunciati, rischiano di costare cari all’Italia e all’agroalimentare nazionale. L’impegno di “Filiera Italia” è rivolto, infatti, anche alla difesa delle eccellenze nazionali sui mercati esteri dove si è assistito ad un proliferare di attacchi, dall’italian sounding al sistema di etichettatura a semaforo che ha effetti distorsivi sulla concorrenza che vanno fermati. Tutti temi al centro del confronto con il Commissario Hogan. Soci promotori di Filiera Italia sono Coldiretti, Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica) e ancora Bonifiche Ferraresi, Ocrim, Farchioni Olii, Cirio agricola, Donna Fugata, Maccarese, OL.Ma, Giorgio Tesi Group, Terre Moretti (Bellavista) e Amenduni.
8 Maggio 2018
Presentata al Cibus ‘Filiera Italia, alleanza agricoltura-industria per difendere il made in Italy






