Alla luce anche del delicato momento economico che sta vivendo il Paese, i giovani agricoltori della provincia hanno deciso di aprire la tradizionale rassegna di approfondimento convocando a Russi gli stati generali dell’imprenditoria agricola under 30 e di dedicare l’appuntamento all’analisi economica del settore.
Per questo, il primo ospite della manifestazione – che dopo l’anteprima di Russi continuerà a gennaio con nuovi incontri dedicati alla finanza d’impresa, alla ricerca in agricoltura e alle nuove tecnologie applicate al settore – è stato il Dr. Gianluca Bagnara, economista specializzato in agribusiness ed economia del territorio.
Ad introdurre l’incontro Marco Gambi, perito agrario russiano di 23 anni da poche settimane alla guida di Giovani Impresa Ravenna. Gambi ha sottolineato brevemente la necessità, data anche dalla situazione economica in continuo divenire, di organizzare questi incontri di approfondimento, “indispensabili per restare aggiornati sulle novità del fare impresa nell’agroalimentare e soprattutto per affrontare il mercato da vincenti”. Un mercato ed un settore – quello agricolo – nel quale, nonostante le ultime deludenti campagne, i giovani imprenditori dimostrano di credere ancora. Ma se la facoltà di Agraria di Bologna, nell’ultimo anno, ha registrato un aumento delle iscrizioni del 34%, diverso e piuttosto altalenante è invece l’andamento della presenza degli under 35 nell’agricoltura nazionale e ravennate.
Aspetto questo sul quale, nel suo intervento introduttivo, ha posto l’accento il direttore Coldiretti Ravenna Antonio Sangiorgi. Il direttore ha innanzitutto fotografato il difficile momento in cui si trovano le imprese agricole, “alle prese con situazioni di mercato che hanno fortemente minato i redditi, dall’altro con un inasprimento degli oneri annunciato anche nella manovra proposta dal Governo (al quale Coldiretti ha presentato una serie di ‘emendamenti’ e proposte per lo sviluppo dell’agricoltura a costo zero)”. “In particolare – ha aggiunto Sangiorgi prendendo spunto dal tema dell’incontro – occorre stabilizzare la presenza dei giovani in agricoltura. Visto che in provincia di Ravenna, percentualmente, gli under 40 rispetto agli over 65 sono scesi al 17% (contro il 30% 2000)”.
A fare il punto sulle principali difficoltà strutturali del settore e in modo particolare della frutticoltura ci ha pensato l’economista Gian Luca Bagnara che ha evidenziato, soprattutto in relazione all’ortofrutta, costi di produzione e di lavorazione della filiera italiana rispetto ai concorrenti europei. Secondo Bagnara le difficoltà nazionali e locali non risiedono nell’azienda agricola bensì all’eccessiva rigidità degli investimenti, una sottoutilizzazione delle immobilizzazioni, la forte incidenza degli oneri finanziari a cui sono da aggiungere una scarsa pianificazione e qualificazione dell’offerta esistenti nella filiera. Per semplificare, un sistema oramai vecchio e superato che possiede una scarsa redditività degli investimenti e di conseguenza una debole marginalità.
E proprio per tentare di arginare questa debolezza del comparto il dr. Bagnara ha annunciato che è stato predisposto dai Tavoli Verdi delle province di Ravenna e Forlì un elenco di azioni da mettere in campo per risollevare le sorti dell’ortofrutta romagnola.
La lucida analisi dell’economista ha stimolato a dovere la nutrita e giovane platea, innescando un dibattito-confronto molto serrato, sentito e partecipato che lascia ben sperare per il futuro, se ogni soggetto coinvolto farà la propria parte e sarà in grado di riposizionarsi concretamente.