In aumento del 6%, su base nazionale, la spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale, con l’agroalimentare, in particolare made in Italy, che risulta essere la voce più pesante del budget che le famiglie destinano tra regali enogastronomici, pranzi e cenoni, alle feste di fine anno. Il dato, che emerge dall’analisi Coldiretti/Ixè “Il Natale sulle tavole degli italiani” presentata all’Assemblea nazionale, trova conferme anche su base locale con i consumatori ravennati che si dimostrano sempre più attratti dai mercati contadini a km0. A testimoniare tale tendenza, l’appeal riscontrato dal primo mercato agricolo inaugurato da Campagna Amica nel cuore della città, a Porta Adriana. Inaugurato l’8 dicembre e accompagnato dallo slogan ‘A Natale regala cibo del territorio’, il mercato prosegue domani, domenica e anche il 21-22-23 dicembre, dalle 15 alle 19. Un’occasione d’oro per chi punta alla riscoperta della tradizione a tavola o è in cerca di doni e omaggi che ricordino i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Al Mercato di Porta Adriana è infatti possibile trovare regali ad "originalità garantita" per tutte le tasche: dai vini autoctoni ai salumi di Mora romagnola, dai formaggi freschi e stagionati alla dolcezza del miele e delle confetture artigianali, anche in splendide confezioni regalo. E non è tutto, perché al Mercato è possibile anche degustare sul posto e acquistare ottimo cibo da passeggio - dalle crepes alle confetture e gelatine di vino, alle sfiziose creme di marroni. Non mancheranno poi tipici momenti di animazione romagnol-natalizia a rendere così ancor più unica la presenza di ‘Campagna Amica’ e dei produttori agricoli nel cuore del centro storico bizantino.
“Acquistare al mercato di Porta Adriana – afferma Ivo Zama, responsabile provinciale Campagna Amica Coldiretti - è da un lato una scelta azzeccata e sicura dal punto di vista delle garanzie di qualità e salubrità dei prodotti proposti, dall’altro un modo per riconoscere l’impegno dei nostri produttori nel dare continuità con il loro lavoro ad una tradizione culinaria ed enogastronomica che fa parte della nostra tradizione e cultura e che tutto il mondo ci invidia”.






