Rischio di stop per i mezzi e i trattori agricoli con la conseguenza di non poter più svolgere le normali attività in campagna perché diventa impossibile irrigare e raccogliere i prodotti. L’allarme per la mancanza di gasolio a causa della siccità provocata dal luglio più caldo degli ultimi 150 anni è stato lanciato da Coldiretti, che ha già chiesto all’assessorato regionale all’Agricoltura un’assegnazione supplementare di gasolio agricolo.

Il maggiore impiego dei mezzi per l’irrigazione dei campi a causa del caldo al di sopra della media del periodo – spiega Coldiretti Ravenna – ha ridotto fortemente la disponibilità di gasolio agricolo delle aziende, che rischiano, da un lato, di non poter più irrigare e quindi di non poter ottenere una produzione e una qualità adeguata per prodotti come uva, angurie, meloni, pomodoro, ma anche per il mais e il foraggio per alimentare bestiame, e, dall’altro, di non poter far funzionare i mezzi per la raccolta e il trasporto della frutta estiva. Le temperature record di luglio (minime superiori di 3,7 gradi alla media del periodo) – afferma Coldiretti - stanno mettendo a dura prova tutti gli impianti di irrigazione messi sotto sforzo per riuscire ad evitare che il caldo eccessivo “bruci” il raccolto. “La conseguenza è un forte aumento dei costi di produzione – afferma il Presidente Coldiretti Ravenna Massimiliano Pederzoli - e soprattutto un calo sostanzioso delle riserve di carburante agricolo che bisogna ripristinare al più presto. E’ fondamentale perciò – conclue il Presidente – che ci sia una assegnazione supplementare di gasolio per permettere i normali lavori di campagna per ottenere i prodotti di qualità che contraddistinguono la nostra agricoltura”.