“La produzione delle uve in Regione Emilia Romagna ed in Provincia di Ravenna in modo particolare è scarsa,le ultima grandinate hanno portato via altro prodotto. Se il mercato ed i principali operatori della filiera fossero seriamente intenzionati a lavorare per valorizzare la nostra produzione, ci sarebbe da aspettarsi un buon prezzo per le uve – è il commento di Massimiliano Pederzoli, Presidente di Coldiretti Ravenna - invece assistiamo ai soliti giochetti dove i cantinieri (nessuno escluso), accampando ogni filo di argomentazione, sono al lavoro nel tentativo di tenere basse le quotazioni delle uve in vendemia” .

Non bastano- secondo Coldiretti - le giustificazioni addotte da qualche operatore che il mercato è difficile, mentre proprio qualcuno di questi, in queste settimane, si sta adoperando per comprare dall’estero mosti a basso prezzo da “lavorare” e “miscelare”ai nostri per fare facili guadagni.
Come pure, alla Coltivatori Diretti, convincono poco le attestazioni all'insegna dell'ottimismo più sfrenato, ossia che le strutture collaborino alacremente per valorizzare le nostre produzioni e che in cima ai pensieri dei principali operatori della filiera vitivinicola (una della più importanti in assoluto) ci sia la preoccupazione di corrispondere un prezzo equo agli agricoltori.

“Secondo noi – commenta Pederzoli - sarebbe ora che si passasse dalle chiacchiere ai comportamenti concreti ad esempio prendendo in considerazione la tesi dei rappresentanti degli agricoltori in commissione della Camera di Commercio a Lugo, mercoledì prossimo. Perché alle buone intenzioni, noi preferiamo i fatti concreti cioè dei prezzi per le uve che tengano conto dei costi di produzione”.